16/05/12

Una visione della poesia


Il ricordo è poesia, e la poesia non è se non ricordo.
Giovanni Pascoli



Molto spesso ripenso alle poesie che ho scritto. Ciò che mi meraviglia ogni volta è la rapidità con cui determinate poesie sono state scritte. In numerosi casi le parole sembravano uscire spontanee. Cercherò di spiegarmi.


Quando sentivo il bisogno di scrivere mi fiondavo al pc e cominciavo: non c'era un fine, assolutamente. Era un semplice bisogno e le parole arrivavano in automatico. Per certi versi è come se sapessi già cosa dire, sebbene un momento prima non ne avessi la più pallida idea.

Scrivo, a fasi alterne, da 8 anni e mi meraviglio ancora della naturalezza delle mie vecchie poesie. Alcuni versi li sento parte di me, come se allora aspettassero soltanto di uscire allo scoperto.
Allo stesso modo mi rendo conto di come sia difficile voler creare le poesie a tavolino.

Non esiste la poesia a comando poiché i versi di qualunque poeta sono, a mio avviso, trasposizioni linguistiche di stati d'animo, di percezioni, visioni, sogni ecc.
Questo è l'aspetto sublime della poesia, ciò che la rende unica tra le altre arti. I poeti sono pochi rispetto agli esponenti delle altre arti. I poeti fanno parte di quegli artisti che hanno un talento innato. Per questo ancora mi meraviglio quando leggo le mie poesie. Alcune non mi sembrano vere.

I poeti poi sono odiati dal potere. Fanno male perché pensano, scrivono, descrivono, sfottono lo stato di cose, la realtà, le istituzioni, l'uomo stesso alle volte.
Però aiutano ad apprezzare il meglio dell'umanità e perciò vanno contemplati e ascoltati.

Con la diffusione di internet ho scoperto numerosi poeti: ognuno con il suo stile, ognuno con la sua storia, ognuno con la sua poesia. Siamo di fronte ad un'arte non massificata e di nicchia e per questo ancora genuina, naturale e degna di essere rispettata.

2 commenti:

il monticiano ha detto...

Forse dirò una grande stupidata ma credo che per scrivere poesie, cosa nella quale io sono un somaro e non ci provo neppure a farlo, occorra essere poeti nell'animo ed averne il talento sin dalla nascita poichè come affermi tu, è difficilissimo voler creare poesie a tavolino.

sR ha detto...

Aldo,
non è detto. Magari potresti scrivere due versi quando meno te lo aspetti.
Il poeta è solo una categoria che serve a etichettare questa arte.
Sicuramente è, però, una forma di talento.