10/05/12

La piccola fontana


Con il tempo si era formata ai piedi di una piccola collina una meravigliosa fontana da cui, pian piano, tutti avevano cominciato a rifornirsi d'acqua.
La piccola fontana non si curava di vagliare coloro che si servivano della sua acqua, ne aveva per tutti e non si fermava mai.


Un giorno, proprio su quella piccola collina, fu stabilito che dovesse nascere una cava di pietra perché si era scoperto che la pietra del posto aveva grande valore economico. Così, un magnate della zona decise di farsi carico dei lavori.

Nel giro di qualche mese i lavori della cava furono ultimati e il proprietario della cava divenne enormemente ricco. Non dovendo più lavorare molto si dedicò all'esplorazione della Natura con una bici nuova di zecca acquistata con i proventi della cava.

La piccola fontana, invece, aveva cominciato a soffrire: produceva sempre meno acqua pura e sempre più acqua torbida, frutto degli scarichi della lavorazione della pietra. La sorgente di quell'acqua meravigliosa che dissetava uomini, piante e animali si avviava verso una penosa agonia.

La domenica era il giorno prediletto per i viaggi in bici del proprietario della cava che amava sempre viaggiare da solo. Ogni volta, prima di partire, preparava due borracce piene di acqua che gli servivano durante il tragitto.

Quella domenica, però, l'uomo che era solito bere mentre guidava, per una leggera distrazione non vide una buca sulla strada che lo fece sbandare e per non perdere il controllo della bici dovette lasciare andare la borraccia che cadde in un dirupo. L'uomo si sentì miracolato e proseguì il suo giro. Giunto a metà strada, con il caldo che lo sfiancava decise di bere tutto il contenuto della borraccia rimanente conscio che avrebbe potuto rifornirsi alla fontana naturale che sapeva ai piedi della collina vicino casa.

Giunto quasi al termine del viaggio, arso dalla sete, arrivò alla piccola fontana. Con sommo stupore vide che l'acqua non usciva più copiosa e limpida come un tempo ma era color sabbia e usciva a spruzzi. Provò a berne un po' ma si rese conto che non era potabile. In preda al panico, stanco e disidratato cadde al suolo.

Riusciva solo a pensare che la colpa di tutto ciò era solamente sua perché con la sua cava aveva inquinato e devastato la sorgente di quella fonte sublime. Si pentì di aver costruito quella cava e svenne.

Una luce lo attraversò negli occhi chiusi e una voce gli pronunciò queste parole:

"Questa fontana che oggi sputa sabbia fino a poco tempo fa donava Amore. Non chiedeva niente in cambio e dissetava chiunque secondo le proprie esigenze. Era una sorgente di acqua e di Amore infinito ma tu, per la tua avidità, hai sfidato la Natura che oggi ti rende consapevole di ciò che hai fatto. Il tuo Destino ti ha portato ad avere bisogno di acqua proprio qui dove non ne hai trovata".

L'uomo provato e pentito rispose:

"Quello che mi dici è vero, quella fontana è come l'Amore: non importa quanto ne doniamo, se è sincero si rigenera sempre. Solo oggi lo capisco. Se avrò salva la vita chiuderò la cava e mi occuperò di donare Amore come questa fontana".

L'uomo, risvegliato dal torpore, guardò la fontana e si meravigliò della quantità di acqua limpida che aveva ripreso a fluire. Si alzò con fatica e bevve a piene mani dalla fonte. Poté riprendere la bici e tornare a casa.

L'indomani, convocò tutti i suoi operai e disse loro queste parole:

"Non mi importa più nulla del denaro, chiuderò la cava e cercherò di riparare il danno fatto alla collina. Il mio desiderio di ricchezza stava per rovinarmi la vita. Da oggi mi occuperò solo di salvaguardare la Natura".

Nel luogo in cui sorgeva la fontana creò un parco naturale con i suoi averi e si dedicò a tempo pieno allo sviluppo della sua riserva. Abbellì la fontana e su una stele di marmo, ultimo prodotto della cava, scrisse ciò:

"Io sono la Fontana dell'Amore, dono acqua e vita a chiunque senza nulla chiedere. Fate anche voi come me e vivrete in eterno perché la vostra Fonte non si estinguerà mai".

7 commenti:

il monticiano ha detto...

Bellissimo poetico racconto anche con la sua precisa e fondamentale morale.

Santaruina ha detto...

Davvero, vi è poesia e verità nel racconto..
Capitano anche nella vita reale queste cose.
Non spesso, ma capitano :-)

a presto

sR ha detto...

Aldo e Santa,
vi ringrazio è la fedele trasposizione di un sogno molto bello. Poi in quanto alla morale, credo sia molto azzeccata.

:)

Unknown ha detto...

Molto educativo questo racconto, lo farò leggere alle mie nipotine.
Cristiana

PS.Giungo via Aldo

il monticiano ha detto...

Trova strano che tu non riesca a comentare nel blog "cantastoriediblogspot-rosy.blogspot.it"
Ad ogni modo io ho già ringraziato coloro che commentano precisando ancora una volta che tu sei l'autore de "La piccola fontana".

Chumani ha detto...

Il racconto è molto bello, credo però che solo in un sogno la fine sarebbe stata così poetica.
La realtà è purtroppo decisamente diversa.
Ciao.

sR ha detto...

Grazie a tutti