Si la creatività vi renderà liberi.
Chi ha un linguaggio creativo, utilizza la parola come un artista utilizza il suo strumento: così facendo ci si espone al rischio dell'incomprensibilità, è vero. Ma in quest'epoca di lobotomizzati, pigri falsari della parola altrui, il rischio cui si espone chi parla come tutti gli altri è quello di non parlare più a nessuno.
Per adeguarsi al pensiero dominante o alla moda del momento l'uomo perde la sua specialità. Perché rinunciarvi?
Di cattivi maestri ce ne sono a bizzeffe: quando ascoltate qualcuno parlare nel modo in cui parlerebbe qualcun altro, state alla larga. L'ipotesi noia è più che possibile.
Se invece vi capitasse di ascoltare qualcuno che gioca con le parole rendendole sublimi, statelo a sentire: non potrete che guadagnare un ascolto indimenticabile.
Ritroviamo il gusto di sentirci unici, la creatività ci renderà liberi.
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